FERDINANDO AMBROSINO

Icona - 80 x 100 - Olio su tela

Nasce a Bacoli (NA)  nel 1938, dove vive e  lavora. Dopo gli studi  classici si dedica alla  pittura di paesaggi per  poi diventare un pittore  di icone, riscuotendo  unanimi consensi di  pubblico e di critica.  Numerose le Mostre, le  pubblicazioni e i riconoscimenti  in Italia e  all’estero.


A partire dagli anni “90 si identifica come pittore di icone.  Sensibile alla “tragicità” della vita, particolarmente recepita  nella consapevolezza della dolorosa ed instabile situazione esistenziale  del presente.  Scava nella memoria, una memoria collettiva, ove all’ordine  ed alla chiarezza, si coglie un dissolvimento in cui alla consapevolezza  sostituisce l’allusione. “Alludono (le icone) a storie di  conflitti, lotte e martirio – precisa Barbara Rose – che si svolgono  nella segretezza delle nicchie decadenti che ci ricordano le  caverne sotterranei del Satyricon felliniano, la cui decadenza  degli ultimi giorni dell’Impero Romano è sublimamente sostituita  dalla decadenza della dolce vita del dopoguerra che ha avuto  la sua massima espressione della turpe depravazione dei crimini  di corruzione dei decenni successivi, caratterizzati dai temibili  scandali di «tangentopoli» e dal modus vivendi orgiastico”. E più  avanti: “Le icone sono immagini, raffigurazioni e surrogati che  si riferiscono ad una dimensione che non è né materiale, né  presente”.  E pertanto come tali, non danno certezze e ordine di un  mondo precostituito, ma invocano una realtà fluida, remota e  fuggente che collocandosi in pieno espressionismo, va capita  ed interpretata.